Torna l’ora solare 2025 ma potrebbe presto cambiare tutto. Cosa filtra dalla Commissione Ue e dal commissario Apostolos Tzitzikostas.
Manca poco al ritorno dell’ora solare 2025 con i cittadini che dovranno spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora. Eppure, sembra sempre più plausibile che le cose potrebbero presto cambiare. Le novità potrebbero essere state anticipate dalla Commissione Ue dove, in particolare il commissario Apostolos Tzitzikostas ha fatto intendere come tale situazione sia ormai inutile.

Torna l’ora solare 2025: quando spostare le lancette
Siamo vicini al ritorno dell’ora solare 2025. Ebbene sì, quest’anno la fatidica data si verifica tra sabato 25 e domenica 26 ottobre. Durante la notte, le persone dovranno spostare la lancetta dell’orologio. Precisamente il tutto avverrà alle 3:00 per l’esattezza, quando si tornerà indietro di un’ora guadagnando, quindi, un po’ più tempo per dormire. Le cose, però, potrebbero presto cambiare. Le novità sarebbero giunte dalla Commissione Ue.
La Commissione Ue vuole abolire l’ora legale e solare
Stando a quanto si apprende da diversi media, nelle ultime ore dalla Commissione Ue sono arrivati messaggi piuttosto interessanti in merito all’abolizione dell’ora legale e solare. In particolare, il commissario Ue, per i trasporti e il turismo sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha annunciato durante la plenaria di Strasburgo che “la Commissione ha deciso di passare a un’analisi più approfondita con uno studio dettagliato, su cui stiamo lavorando, per sostenere e supportare una decisione in futuro”. Stando al commissario, infatti, lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine”.
Secondo Tzitzikostas il cambio “oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili”, sottolineando gli impatti che lo spostamento ha sulla salute e sull’umore, soprattutto di bambini e anziani “che patiscono le conseguenze maggiori”. E ancora: “I cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità, la Commissione ha avanzato la proposta di mettere fine al cambio stagionale dell’ora, e sono lieto che il Parlamento abbia votato a favore. Cionondimeno, gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca”.